Si tratta infatti dell'ultima versione costruita del grande caccia tedesco, ma postbellica, di produzione spagnola e rimotorizzata con nientemeno che il Rolls royce Merlin, ovvero... il motore di Spitfire, Hurricane e Mustang, gli avversari della guerra! Strana davvero la vita...
Il "Buchon" (pellicano, per via della presa d'aria sotto il muso a mo' di gozzo) venne sviluppato negli anni '50 dalla Hispano, fabbrica aeronautica spagnola, accoppiando la cellula dei Bf 109G con i motori inglesi, vista l'indisponibilità degli originali Daimler Benz DB605 tedeschi.
Il passaggio da un motore a V rovescio con uno a V dritto ha imposto una completa riprogettazione del muso dell'aereo, dalla parafiamma in avanti, dando luogo, appunto, a questo strano "pellicano".
Il Buchon non ha ovviamente partecipato ad alcun conflitto, e indubbiamente le sue imprese più gloriose restano legate al cinema. Si, perchè proprio a fine carriera, nel 1968, questi aerei vennero modificati, ridipinti e utilizzati come parte di "cattivi" nel film I Lunghi Giorni delle Aquile, ovvero la storia della Battaglia d'Inghilterra combattuta nell'estate 1940 tra inglesi e tedeschi.
Terminate le riprese, gli aerei vennero venduti a collezionisti, musei e associazioni, alcuni preservati in condizioni di volo, altri in museo, altri come "gate guardian".
Tutt'ora, in Europa, sono 3 i Buchon con motore Merlin in condizioni di volo, mentre 3 sono stati riportati alle "origini" re-installando il motore Daimler e ricofanandoli. Attualmente sono in gestione dela EADS di Manching, e vederli volare (il sottoscritto è andato fin in Austria per farlo e quest'anno andrà a Stoccarda...) è una emozione veramente unica.
Il Buchon è purtroppo da ricordare anche per essere l'aereo in cui ha perso la vita, a causa di un banale errore di procedura d'atterraggio, Mark Hanna, uno dei più bravi piloti di warbirds e airshow degli anni 80 e 90.
Il modello
Tornando alla nostra realizzazione, ci troviamo di fronte ad un altro classico kit Hobbycraft: linee abbastanza azzeccate, dettaglio fine, buona facilità di assemblaggio e sopprattutto, unica scatola disponibile di questo aereo in scala 1/48!!!!In questo modello ho voluto dettagliare l'abitacolo con tutte le tubature, aste, manette utilizzando plasticard, fili di rame e ottone e fotoincisioni di "recupero". Il tutto è stato dipinto con base ad aerografo nero e grigio RLM66, lavaggi a olio in nero e terra d'ombra per disegnare le forme e colori a smalto per strumenti, pomelli, tubature e particolari più minuti; devo dire che i punti di colore gialli, rossi, bianchi e azzurri sul grigio scuro sono decisamente piacevoli da vedere!
Il timone verticale è stato tagliato per essere montato inclinato per vivacizzare il modello, mentre i pozzetti dei carrelli sono stati dettagliati con striscie di plasticard a riprodurre i rinforzi delle superfici dei vani.
Colorazione
Molto semplice, composta da un intradosso un blu-azzurro (simile all'Azur Blue inglese) e dall'estradosso alluminio verniciato (non natural metal!). I colori sono stati come di consueto stesi ad aerografo, utilizzando un mix di tinte Gunze Sangyo per l'azzurro e il Chrome Silver Tamiya per l'alluminio; quest'ultimo non mi ha completamente soddisfatto, e dubito lo utilizzerò ancora in futuro per ampie campiture.More to come... stay tuned!
Lauch
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